Stare bene in uno scarpone significa maggior efficacia, maggiori prestazioni, maggior divertimento.
Per questo la scelta di uno scarpone da sci va fatta in maniera oculata scegliendo nella categoria più adatta alle proprie esigenze e alla conformazione del piede.
Se questi due fattori non coincidono in un giusto modello o se le possibilità offerte non sono sufficienti un ulteriore passo è la personalizzazione dello scarpone.
La personalizzazione di uno scarpone è volta ad ottimizzarne le prestazioni o, il più delle volte, ad adattare la forma di uno scarpone, sviluppata su un piede ideale, al piede di chi lo deve calzare, eliminando i possibili punti di disagio.
Se nelle scarpe race questi interventi sono più frequenti e ad alto livello è consuetudine scegliere una scarpa piccola e poi adattarla, anche per lo sciatore turista ci possono essere situazioni di disagio risolvibili. Però è sempre bene conoscere alcuni accorgimenti per aumentare il comfort, e almeno non rischiare di soffrire il freddo ai piedi, e per orientarsi nella scelta della scarpa adatta alle proprie esigenze.
Tenete presente che se gli scarponi sono umidi o bagnati i piedi si raffreddano. Anche gli scarponi devono essere mantenuti asciutti. Fateli asciugare sempre dopo l’uso con l’uso eventuale di uno scalda scarponi e rimuovendo la scarpetta interna in modo da asciugare bene lo scafo.
Calzare sempre calzini puliti ed asciutti. I calzini devono essere di peso medio o fini scegliendo tra quelli che, per caratteristiche del filato usato, tolgono l’umidità e mantengono i piedi asciutti e caldi. Non è conveniente usare calzini spessi o con fodere riflettenti poiché tolgono calore dalle dita dei piedi, come pure non è conveniente usare calzini di cotone o di altri materiali che assorbono l’umidità.
Tutte le aziende produttrici di scarponi sono impegnate in Coppa del Mondo e, per questo, offrono i modelli usati dai campioni del «Circo Bianco» o da essi derivati. Gli scarponi race presenti sul mercato, lo dice la parola stessa, sono destinati a un pubblico tecnicamente capace.
Le differenze tra uno scarpone da gara e uno turistico dipendono soprattutto dai volumi interni, dedicati all’alloggiamento del piede, e dalle durezze delle plastiche. Uno scarpone Race presenta uno spazio interno ridotto, il che significa minore «vuoto» tra piede e plastiche (attraverso l’uso di scarpette fini) per una migliore trasmissione degli impulsi. Altro aspetto significativo riguarda la durezza e la risposta elastica delle plastiche utilizzate.
Nel caso di un race si scelgono mescole più «dure», quindi in grado offrire una trasmissione degli impulsi maggiormente diretta, efficace e veloce, mentre nei modelli turistici si punta soprattutto ad aspetti legati al comfort: plastiche più morbide per agevolare il movimento delle caviglie, scarpette interne più imbottite e con volumi interni più ampi.
Bisogna però aggiungere che gli scarponi race di ultima generazione, rispetto a modelli di pari categoria di qualche anno fa, sono realizzati con plastiche meno dure. La direzione presa dalle aziende, infatti, è quella di offrire tendenzialmente gambetti più flessibili in grado di assecondare, visto la maggiore angolazione ottenuta attraverso l’uso degli sci sciancrati, il piegamento verso l’avanti/interno e quindi un migliore mantenimento della centralità dinamica durante la discesa.
Gli scarponi allround top level sono a ogni modo la soluzione congeniale per coloro che non hanno un’estrazione agonistica della sciata: sciatori capaci, ma che amano soprattutto lo stile piuttosto che un’azione aggressiva e potente. Questa ampissima categoria di scarponi, infatti, si contraddistingue per un rapporto equilibrato tra flessibilità e tenuta laterale, fattore quest’ultimo che determina la trasmissione degli impulsi verso l’interno della curva. Pertanto, ricordando come nella sciata moderna da spigolo a spigolo proprio la tenuta laterale risulta essere determinante, ecco che un allround top level può soddisfare coloro che sciano «bene», cioè coloro che amano il gusto di una bella curva condotta dall’inizio fino alla fine. Se a questo poi si aggiungono, rispetto a un race, le superiori qualità che offrono in merito al comfort generale garantito da spazi adeguati per il piede, da accessori utilissimi come le scarpette preformabili, ecc, emerge come un allround top level è l’ideale per passare tante ore sulla neve divertendosi senza il minimo problema.
Concludendo con un consiglio che riportiamo dalla rivista Sciare: che siate sciatori esperti o principianti non stringete al massimo gli scarponi appena iniziate a sciare. Sia che siate reduci da un viaggio o da una camminata dall’hotel le pulsazioni cardiache saranno inevitabilmente più basse di quelle che raggiungete nel corso dell’attività sportiva. Stringere subito i ganci creerà uno shock con la conseguente diminuzione dell’afflusso del sangue nelle zone periferiche del piede. Risultato? Formicolio e raffreddamento.
Meglio calzarli con una chiusura media, fare qualche discesa così d’aumentare le pulsazioni e la circolazione, quindi stringere gradatamente i ganci. Dopo qualche discesa vi renderete conto di poter stringere come non avreste immaginato poche ore prima.
I nostri scarponi:
NORDICA
TECNICA
HEAD
DALBELLO
Le nostre calze:
Alpik
AccaPi
BD BootDoc
Plantari:
BOOTDOC